Liceo Salvemini

«È l’uomo più solo sulla Terra, senza un compagno, un oggetto…».

«È l’uomo più solo sulla Terra, senza un compagno, un oggetto…».

Chi sarà mai il più debole, ma allo stesso tempo intelligente e astuto?

Ulisse, l’uomo polytropos, dalle mille risorse, ricco di pazienza e metis. Il suo punto di partenza e il suo obiettivo è Itaca, ma durante il suo vagare scoprirà che il significato e l’essenza della meta sono nel viaggio stesso, e che quindi Itaca ha incentivato la sua sete di conoscenza e la sua voglia di nuove esperienze. 

Vi viene presentato uno spettacolo che viaggia, attraverso la poesia Itaca di Costantino Kavafis e L’olivo e l’olivastro di Vincenzo Consolo, fra le avventure di Odisseo, la dizione e la lettura espressiva. Un’analisi e interpretazione in chiave moderna dell’archetipo dell’epica tradizionale. Una storia di viaggi, sventure, catastrofi, ma soprattutto di nostoi, di ritorni a casa.

 È un lavoro realizzato dagli alunni di IG, indirizzo Comunicazione, con l’aiuto dell’esperta Anna Garofalo e della professoressa Monica Iusco. Gli studenti si sarebbero dovuti esibire in occasione dell’incontro con l’autore del libro Ulisse, l’ultimo degli eroi, Giulio Guidorizzi, il giorno 11 marzo nell’auditorium della scuola, ma – a causa dell’emergenza Covid-19 – non hanno potuto. Nonostante ciò il lavoro dei ragazzi non è andato perduto e vi viene qui riproposto in forma digitale, con un video. Speriamo possa coinvolgervi nell’affascinante mondo dell’Odissea.

Kavafis e Consolo, senza volerlo, lanciano un monito, un parallelo con questi tempi difficili, con l’attuale contesto, in cui ci si è trovati all’improvviso sperduti, come Ulisse che approda sull’isola di Scheria; questa poesia rappresenta quasi una “chiamata alle armi”… alle armi della responsabilità e del buon senso, ed ora più che mai questo appello è forte e doveroso:  come Ulisse è spronato a mantenere un modo di pensare giusto e nobile, se vuole scacciare i mostri, rappresentati dalle difficoltà oggettive del viaggio, e superare le angustie del cammino, così è  bene che tutti oggi riflettano, tengano ben salda la mente e siano lucidi, per non temere e per non farsi dominare da paure e allarmismi. 

E come Odisseo ha appreso insegnamenti di vita dal viaggio di ritorno verso la patria, è bene che si impari a cogliere il meglio da ciò che si sta vivendo oggi, anche dal “viaggio nel virtuale” che studenti ed insegnanti stanno affrontando insieme, chiusi nelle proprie dimore. Occorre far tesoro delle opportunità di crescita personale, ma anche dei sacrifici, ora più che mai determinanti, che la situazione, tutt’altro che facile, impone, per ricominciare da capo poi, tutti insieme, con uno spirito nuovo, pur custodendo memoria di quanto accaduto.

#LaScuolaNonSiFerma