autori Archivi - Liceo Scientifico "G. Salvemini" - Bari https://liceosalvemini.edu.it/tag/autori/ Non possiamo essere imparziali, ma solo essere intellettualmente onesti. L'imparzialità è un sogno, l'onestà un dovere. Sun, 04 Mar 2018 09:34:00 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.2.2 https://liceosalvemini.edu.it/wp-content/uploads/2019/02/cropped-Schermata-2019-02-15-alle-16.49.24-1-32x32.png autori Archivi - Liceo Scientifico "G. Salvemini" - Bari https://liceosalvemini.edu.it/tag/autori/ 32 32 A scuola … lacapagira: una giornata con il regista Alessandro Piva https://liceosalvemini.edu.it/alessandro-piva-workshop/ Sun, 04 Mar 2018 09:34:00 +0000 http://wp.liceosalvemini.net/?p=2352 Il 20 marzo 2018 avrà luogo l’incontro con il regista. Per aderire alla giornata di formazione si prega di prendere visione della Circolare 157 e di compilare il modulo di iscrizione (posti limitati). Caricamento in corso…

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Il 20 marzo 2018 avrà luogo l’incontro con il regista.
Per aderire alla giornata di formazione si prega di prendere visione della Circolare 157 e di compilare il modulo di iscrizione (posti limitati).

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Incontro con BONINI – 1/2/2017 https://liceosalvemini.edu.it/incontro-bonini-01feb2017/ Sat, 28 Jan 2017 17:36:24 +0000 http://wp.liceosalvemini.net/?p=764 Nell’ambito degli INCONTRI con gli AUTORI del progetto Salvemini in libris, il Liceo ha ospitato, il 1° febbraio 2017,  Carlo Bonini, inviato speciale del quotidiano “La Repubblica” e autore del libro Il corpo del reato edito da Feltrinelli. Il libro è una fedele ricostruzione del caso di Stefano Cucchi e di tutte le fasi di questa vicenda giudiziaria non ancora conclusa, ma nella quale il Corpo pestato, devastato, dissezionato del giovane continua a dire una verità che in troppi hanno cercato di nascondere. L’incontro, moderato dal prof. Alberto Maiale, è stato seguito con interesse da numerosi studenti di diverse classi del Liceo.

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Nell’ambito degli INCONTRI con gli AUTORI del progetto Salvemini in libris, il Liceo ha ospitato, il 1° febbraio 2017,  Carlo Bonini, inviato speciale del quotidiano “La Repubblica” e autore del libro Il corpo del reato edito da Feltrinelli.

Il libro è una fedele ricostruzione del caso di Stefano Cucchi e di tutte le fasi di questa vicenda giudiziaria non ancora conclusa, ma nella quale il Corpo pestato, devastato, dissezionato del giovane continua a dire una verità che in troppi hanno cercato di nascondere.
L’incontro, moderato dal prof. Alberto Maiale, è stato seguito con interesse da numerosi studenti di diverse classi del Liceo.

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Incontro con GREPPI – 28/1/2017 https://liceosalvemini.edu.it/incontro-greppi-gennaio-2017/ Fri, 27 Jan 2017 17:28:15 +0000 http://wp.liceosalvemini.net/?p=737 Il Liceo Scientifico G. Salvemini ospita CARLO GREPPI, autore di “Non restare indietro“, romanzo che si propone di raccontare la Giornata della Memoria attraverso il filtro delle emozioni di un adolescente inizialmente disinteressato alla faccenda. [FOTO] Quando si parla di storia, infatti, la domanda – tristemente – più diffusa è “A cosa serve ricordare cose accadute decenni fa, così lontane da noi?”. Ricalcando quanto detto da Greppi, lo sbaglio sta nel mezzo col quale il messaggio viene veicolato: toni troppo spesso conferenzieri, descrizioni quasi asettiche di un episodio al quale è invece necessario guardare attraverso lo spettro delle nostre emozioni, immedesimandoci. Le atrocità che l’uomo è stato in grado di commettere ci terrorizzano, ed è per questo che quando visitiamo un campo di sterminio ci leghiamo alle torrette, alle baracche, alle cose materiali; percepiamo il dolore altrui come fosse nostro, rendendo ogni visita un’esperienza unica e personale. Così commenta il direttore del museo di Auschwitz riguardo all’importanza dell’immedesimazione, del porci delle domande e darci risposte. La conoscenza nuda e cruda, se non è mediata da un sentimento di solidarietà, comprensione ed indulgenza verso gli altri, non può che generare ingegneri che progettano camere a gas, infermiere provette che ammazzano lattanti, mostri ben istruiti. Questo l’appello di un preside americano sopravvissuto allo sterminio: “Diffido dell’educazione, rendete gli studenti umani”. Essere stufi della ricorrente retorica usata quando si tratta di Giorno della Memoria è quindi comprensibile, ma non può e non deve giustificare il disinteresse verso il messaggio veicolato. Al Giorno della Memoria non c’è fine, non c’è una risposta. Viviana Campanello, Dario Gioia, Ivana Nuzzaco

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Il Liceo Scientifico G. Salvemini ospita CARLO GREPPI, autore di “Non restare indietro“, romanzo che si propone di raccontare la Giornata della Memoria attraverso il filtro delle emozioni di un adolescente inizialmente disinteressato alla faccenda. [FOTO]

Quando si parla di storia, infatti, la domanda – tristemente – più diffusa è “A cosa serve ricordare cose accadute decenni fa, così lontane da noi?”.

Ricalcando quanto detto da Greppi, lo sbaglio sta nel mezzo col quale il messaggio viene veicolato: toni troppo spesso conferenzieri, descrizioni quasi asettiche di un episodio al quale è invece necessario guardare attraverso lo spettro delle nostre emozioni, immedesimandoci.

Le atrocità che l’uomo è stato in grado di commettere ci terrorizzano, ed è per questo che quando visitiamo un campo di sterminio ci leghiamo alle torrette, alle baracche, alle cose materiali; percepiamo il dolore altrui come fosse nostro, rendendo ogni visita un’esperienza unica e personale. Così commenta il direttore del museo di Auschwitz riguardo all’importanza dell’immedesimazione, del porci delle domande e darci risposte.

La conoscenza nuda e cruda, se non è mediata da un sentimento di solidarietà, comprensione ed indulgenza verso gli altri, non può che generare ingegneri che progettano camere a gas, infermiere provette che ammazzano lattanti, mostri ben istruiti. Questo l’appello di un preside americano sopravvissuto allo sterminio: “Diffido dell’educazione, rendete gli studenti umani”.

Essere stufi della ricorrente retorica usata quando si tratta di Giorno della Memoria è quindi comprensibile, ma non può e non deve giustificare il disinteresse verso il messaggio veicolato. Al Giorno della Memoria non c’è fine, non c’è una risposta.

Viviana Campanello, Dario Gioia, Ivana Nuzzaco

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