Log@Ritmi 2020: approfondimenti e materiale

??‍? Sebastiano Stramaglia (Dipartimento di Fisica, UNIBA Aldo Moro)

Analisi di causalità e la controversia sul riscaldamento globale ore 10:00 – Aula Vitulli

La domanda cruciale della controversia sul cambiamento climatico è: cosa sarebbe accadutoalla temperatura globale della terra se non ci fosse stato l’aumento di gas serra legato all’attività antropica? In altre parole, l’attività antropica è stata ‘causa’ del cambiamento climatico? Si tratta di una domanda ‘controfattuale’, che ipotizza ciò che sarebbe (o nonsarebbe) accaduto se si fossero (o non si fossero) verificate determinate condizioni. Nel 900c’è stata una simile controversia, sul legame tra fumo e cancro al polmone. In modo semplice verrà illustrata la moderna analisi di causalità, che negli ultimi anni ha fornito basi solide per un approccio scientifico allo studio delle relazioni causa-effetto, e la possibilità di rispondere a domande di questo tipo.

 

??‍? Giovanni Scillitani (Dipartimento di Biologia, UNIBA Aldo Moro)

Anfibi e Rettili, indicatori di qualità ambientale ore 14:30 – Aula Vitulli

Gli Anfibi e i Rettili sono animali molto sensibili alle variazioni ambientali, per cui possono fornire importanti informazioni sulle alterazioni degli ecosistemi in cui vivono. Nel presente contributo si passeranno in rassegna alcuni esempi di come essi si possano utilizzare per monitorare i cambiamenti indotti dalle attività umane, con particolare attenzione ad alcuni inquinanti di nuova generazione, come le nano particelle.

 

??‍? Sandra Lucente (Dipartimento di Fisica, UniBA) – #Log@Ritmi for KIDS

Il potenziale delle parole scientifiche quando cascano nel quotidiano dalle ore 10:00 ogni 30 min.

https://testbari.000webhostapp.com/collezione-di-articoli-di-sandra-lucente-su-la- repubblica-ed-bari

 

??‍? Silvio Gualdi (CMCC Bologna, presidente della Società Italiana per le Scienze del Clima)

Le basi scientifiche dei cambiamenti climatici ore 11:30 – Auditorium

L’intervento illustrerà le principali evidenze scientifiche dei cambiamenti climatici, considerando i dati osservati e le tendenze che li caratterizzano e interpretando i risultati che tali dati suggeriscono attraverso la comprensione che oggi abbiamo della dinamica del sistema climatico terrestre. Saranno poi illustrati i principali aspetti degli strumenti che vengono utilizzati per comprendere le dinamiche del sistema climatico del nostro pianeta, come, per esempio i modelli climatici. Infine saranno presentati e discussi i principali risultati prodotti con le proiezioni di cambiamento climatico e i loro principali impatti fisici.

 

??‍? Gian Italo Bischi (Università di Urbino Carlo Bo)

Modelli dinamici in ecologia: stabilità, oscillazioni, complessità ore 11:30 – Aula Vitulli

I sistemi ecologici, formati da popolazioni interagenti fra loro e con l’ambiente in cui vivono, sono intrinsecamente dinamici e mostrano evoluzioni complesse, caratterizzate da brusche modifiche di comportamento (o biforcazioni), instabilità, oscillazioni. La loro descrizione mediante modelli matematici, espressi nel formalismo dei sistemi dinamici non lineari, può apparire una semplificazione troppo drastica, quasi una caricatura. Eppure, come accade in fisica, può ugualmente fornire utili indicazioni e metterci in guardia sulla fragilità degli ecosistemi

 

??‍? Marinella Marzano (Istituto di Biomembrane, Bioenergetica e Biotecnologie Molecolari (IBIOM) CNR Bari)

L’essenziale è invisibile agli occhi: l’impatto del microbioma sull’uomo e sull’ambiente ore 10:00 – Aula Newton

L’insieme degli organismi viventi, geneticamente distinti, e dei corrispondenti ecosistemicostituisce quella che viene definita la Biodiversità del nostro pianeta. Essa è l’espressionedella varietà degli organismi viventi a tutti i livelli, quindi, può riguardare interi ecosistemi, comunità e singoli organismi. Ancora oggi molto è sconosciuto, basti solo pensare a quellapreponderante “realtà invisibile”, costituita da organismi microscopici (batteri, virus edeucarioti unicellulari), che quotidianamente ci circonda e per la quale è già possibile immaginare un ruolo ben più esteso e variegato di quello noto nel mantenimento e nel funzionamento degli ecosistemi e in genere della vita sulla terra. Negli ultimi anni la comunità scientifica ha manifestato un enorme interesse nello studio dei microrganismi che popolano habitat complessi, sia dal punto di vista fisico che tassonomico, per finalità ecologiche (ambiente sostenibile) ma anche per prospettive cliniche e diagnostiche. Nel presente intervento verrà, quindi, fornita una panoramica delle possibili applicazioni ed implicazioni del microbioma in campo ambientale, biotecnologico e clinico con un focusspecifico relativo alle nuove metodiche di indagine, basate sull’analisi degli acidi nucleici e sull’impiego di tecnologie di Sequenziamento di Nuova Generazione (NGS).

 

??‍? Silvia Trini Castelli (Institute of Atmospheric Sciences and Climate – ISAC CNR Torino) – Log@Ritmi for CITY

Ricette di modellistica numerica per simulare i moti atmosferici e la dispersione degli inquinanti in atmosfera ore 10:00 Dipartimento di Fisica, via Orabona, 4

Ingredienti: processi fisici che governano i moti turbolenti nello strato limite atmosferico e che determinano la dispersione degli inquinanti; approcci Euleriani e Lagrangiani per la simulazione numerica di circolazione e dispersione atmosferica; un pizzico di storia e uno sguardo al futuro; formule: Q.B. Mescolare vigorosamente, ottenendo esempi di applicazioni a tutte le scale, da quella planetaria alla microscala

 

??‍? Fabio Biovenga (CNR, Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente, Bari)

L’utilizzo dei satelliti di osservazione della Terra per lo studio del cambiamento climatico: osservarne gli effetti, derivarne le cause, monitorarne l’evoluzione. ore 10:00 – Aula Newton

I satelliti di osservazione della Terra orbitano sul nostro pianeta acquisendo periodicamente diversi tipi di dati per mezzo di sensori in grado di misurare parametri caratteristicidell’atmosfera, della geosfera, dell’idrosfera e della criosfera.Questi dati sono di fondamentale importanza per lo studio del cambiamento climatico, fenomeno globale in continua evoluzione, per due ragioni fondamentali: sono disponibili su tutto il pianeta e per lunghi intervalli temporali.